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Luca Sciarrillo

parte 8 | The Phantom Sportscar

La storia completa della rivoluzionaria sportiva vecchia scuola a cui non fu mai data una possibilità

 
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Tornando al 1999, dopo che la produzione della ZZ fu sospesa per problemi di omologazione, Tomita e Kaira vollero persistere nel raggiungere l'obiettivo di produrre l'auto dei sogni, spinti da un caloroso benvenuto da parte della stampa per la prima vettura concepita interamente da loro.

La nuova idea era vendere un'auto tanto robusta ed efficace da poter essere impiegata nei campionati GT (FIA o All-Japan) cambiando soltanto i materiali di consumo, ovvero gomme, dischi, pastiglie e frizione, aggiungendo un alettone, ed eventualmente sostituendo il motore a seconda della categoria, dai 2 litri fino a 3 litri e mezzo di cilindrata (ma ci sarebbero stati anche un V8 e un V12). Tomita non guardava solo al Giappone, ma anche e soprattutto all'Europa e agli Stati Uniti.


L’essenzialità dell’auto e l’uso di componenti poco esotici avrebbero dovuto limitare il prezzo sotto i 10 milioni di yen (pari a 95mila dollari nel 2001 e 135mila dollari oggi, considerando il potere d’acquisto). Inoltre, la maggiore rifinitura degli interni e nella costruzione la resero una vettura completa da usare a tutto tondo senza eccessivi sacrifici.


Essendo l'evoluzione della ZZ, la chiamarono ZZII. La presentazione sarebbe dovuta avvenire al Salone di Francoforte 2001, ma ciò non avvenne dato che l'auto probabilmente non era ancora pronta, così la ZZII fu esposta al pubblico per la prima volta al Tokyo Auto Salon del 2002, qualche mese dopo.

 
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Partirono dal collaudato e leggerissimo telaio in estrusi di alluminio e installano quello che è il loro cavallo di battaglia preso dalla R-Z, un sei cilindri in linea biturbo con 530PS e tanta coppia.


Il risultato di questo innesto sarebbe stato una berlinetta da 550PS e più di 330km/h, capace di fermare l’ago della bilancia sotto la tonnellata e di raggiungere da ferma i 100 chilometri orari in due secondi e otto decimi.


Ad esempio, la Nismo BNR34 Z-Tune può raggiungere i 330 km/h con cinquanta cavalli in meno, 20 Newton metri in meno di coppia, mezza tonnellata in più di peso e l'aerodinamica di un mattone. La ZZ-II potrebbe fare di meglio di sicuro.



Inoltre, per fare un confronto, la B-Engineering Edonis, un'altra supercar mai sbocciata, registrò di 360 km/h ma, se fosse pesata tanto quanto la ZZ-II mantenendo il proprio rapporto peso / potenza, avrebbe avuto tra 500 e 610 BHP, a seconda del peso della Tommy kaira.


In foto: un telaio-muletto per il collaudo e la verifica di organi e componenti.



 
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Il telaio nudo della ZZII.


 
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